Dr. FEDERICO PLEBANI

Medico Chirurgo esperto in Āyurveda, laureato in Medicina e Chirurgia a Brescia nel 2015.

Dal 2016 ha iniziato l’attività come medico d’emergenza urgenza prsesso l’ASST del Garda, prima, e l’ASST di Mantova poi. Dal 2021 collabora come libero professionista con il dipartimento d’emergenza urgenza dell’ASST Spedali Civili.

Si è avvicinato all’Āyurveda nel 2016 e ha conseguito il diploma quadriennale in “Medicina Ayurvedica” presso Ayurvedic Point, Milano, nel 2020.

È al secondo anno del corso di quattro anni in terapie Pancakarma presso la SNA Oushadasala a Thrissur, in Kerala, India. Dal 2020 è parte del corpo docenti di Ayurvedic Point.

È costantemente impegnato nella divulgazione dell’Āyurveda attraverso incontri aperti alla popolazione.

In Italia l’Āyurveda è riconosciuta come “atto medico” dalla Federazione Nazionale ordino dei Medici Chirurgi ed Odontoiatri (FNOMCeO).

Docente presso la scuola di Medicina Ayurvedica Ayurvedic Point, Milano

“Mi sono avvicinato all’ Āyurveda nel 2016 quando, terminato il corso di Medicina e Chirurgia, ho realizzato che gli studi non mi avevano aiutato a trovare tutte le risposte che cercavo e la curiosità mi ha spinto ad andare oltre.
È così che ho iniziato ad appassionarmi all’Āyurveda ed ho trovato in essa un sistema medico completo, basato sulla salute dell’individuo e sulla prevenzione delle malattie, in grado di analizzare l’essere umano nella sua complessità e di curarlo con le strategie naturali e centrate sul paziente.
Ho trovato in essa, quindi, tutte le risposte che cercavo ed è, a mio avviso, il miglior modo per approcciarsi alla prevenzione, diagnosi e cura.“

“Lo studio di materie cliniche e l’approccio al paziente hanno, sin dall’inizio, smosso in me molti dubbi e hanno portato a profonde riflessioni:
Come mai molte malattie maggiori erano spesso accompagnate da altre malattie apparentemente scollegate?
Come era possibile che la psicologia potesse essere coinvolta solo in certi casi?
E come mai credevo sempre di meno nella casualità e nella sfortuna?
Per anni ho approcciato teorie più o meno accreditate per cercare una soluzione a questi dilemmi ma nulla sembrava poter fermare la mia perplessità. Finchè, pochi mesi dopo la laurea, leggendo un libro comprato quasi per scherzo, ho cominciato il mio lungo percorso nell’Āyurveda. E così, dal 2016, parallelamemente alla mia attività da medico di Pronto Soccorso, mi dedico allo studio dell’Āyurveda con corsi sia in Italia che in India.
Perché essere medico ayurvedico significa ottenere ciò che ho sempre cercato: la capacità di vedere la persona in senso globale e di collegare eventi apparentemente scollegati. Così facendo si può effettuare una diagnosi che riguardi la persona e non la singola malattia e si può iniziare un percorso terapeutico in grado di alleviare la sintomatologia, migliorare la qualità di vita e, in certi casi, risolvere la problematica alla radice.
Il tutto con pochi effetti collaterali e con il miglioramento dell’autoconsapevolezza del paziente.”